Cosa si intende con genitorialità ?
Quando si sta per avere un figlio si inizia un processo che porta entrambi i futuri genitori a vivere nuovamente le esperienze della propria infanzia. In qualche modo quindi si comincia a essere genitori ben prima di diventarlo concretamente. Il processo comincia nel periodo in cui si avvicina la nascita del bambino, quando il futuro genitore deve confrontarsi con traumi, vissuti emotivi ed esperienze pregresse, ponendosi domande che hanno a che fare fare con il suo imminente ruolo genitoriale.
La nascita di un figlio, infatti, può portare ad una riattivazione di storie passate che però il futuro genitore potrà essere capace di modificare attraverso le proprie caratteristiche funzionali.
Il processo della elaborazione del ruolo genitoriale puo’ anche essere accompagnato dalla presenza dei cosiddetti “lutti evolutivi”, relativi alla scomparsa reale di membri della famiglia di origine ma anche di oggetti fantasmatici, come rappresentazioni idealizzate o demonizzate dei propri genitori . Se questi lutti vengono elaborati in maniera adattiva, la genitorialità può dimostrarsi una opportunità per migliorare la relazione genitore – figlio.
Al contrario, se essi non sono risolti positivamente, possono ripresentarsi nella relazione col proprio figlio , il quale si troverà caricato della funzione di “riparare” le pregresse esperienze infantili che il genitore non è riuscito ad elaborare.
Se sul proprio figlio si proiettano aspetti della relazione passata con le proprie figure di attaccamento, si può instaurare quella che gli autori definiscono “relazione narcisistica” .
La nascita di un figlio, soprattutto del primogenito può perciò diventare un’opportunità che permette al neo genitore di “svincolarsi “ idealmente e realmente dai propri genitori, compiendo un processo iniziato durante l’adolescenza . Così come l’adolescente deve lasciare il suo ruolo di bambino, l’arrivo di un figlio mette in moto un meccanismo interno per cui l’identificazione con l’immagine interiore dei propri genitori si alterna e si combina con l’elaborazione del lutto per gli oggetti primitivi: si prende il posto delle proprie figure genitoriali e il proprio sé bambino-figlio lascia spazio al bambino appena generato.
La generatività è quindi un processo complesso, che coinvolge i singoli individui, ma anche la coppia e le rispettive famiglie di origine. Può trattarsi di un processo complicato, soprattutto per la comune tendenza a voler colmare “ le mancanze esperite “ con “atteggiamenti di compensazione ”; occorre comunque vivere la genitorialità pienamente, sapendo al contempo porre dei limiti e delle regole nell’educazione della prole, per evitare che l’eccessiva disponibilità nei confronti del propri figli conduca poi alla susseguente incapacità di gestire le loro inevitabili e adattive frustrazioni.
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Per approfondimenti Scenari della genitorialità – Juan Manzano – Francisco Palacio Espasa – Nathalie Zilkha
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