LA GIOSTRA DELLE COPPIE
… Lei con lo sguardo adorante che cerca di mantenere il passo, lui che sembra, invece, voler sfuggire qualsiasi contatto, quasi infastidito dalla vicinanza fisica, dal mostrarsi insieme in pubblico…
… Lei può essere descritta soltanto come esplosiva: ogni occasione è buona per una scenata furiosa, per lacrime, urla di una rabbia incontenibile, gesti inconsulti e tragici; lui ogni volta ammutolisce, se ne va, oppure urla di rimando, pur sapendo che è inutile, che lei non lo ascolterà…
… Lui l’ha stregata con la sua seduttività, con il suo fascino che gli fa cadere tutte le donne ai piedi in un lampo; l’ha fatta sentire affascinante, unica, bellissima… Ora ha scoperto che dietro quella facciata non c’è niente, solo il vuoto spaventoso di chi non ha niente da dare ma vuole soltanto prendere…
… All’inizio lei aveva pensato di essere fortunata ad avere un uomo così preciso e ordinato quando sentiva tutte le sue amiche lamentarsi del disordine dei compagni, ma ora la sua vita stava diventando un incubo dettato dall’ossessione dell’ordine…
Ogni coppia è diversa da ogni altra, certo, ha una sua storia e un suo percorso che sarà segnato da particolari eventi e dalla personalità dei due membri che la compongono; tuttavia, nei casi di coppie disfunzionali è possibile ravvisare delle dinamiche che si ripetono all’interno del rapporto a seconda “dell’incastro di coppia” che si è andato creando tra i due partner. Nella prima scena più sopra riportata abbiamo una “lei” che rincorre un “lui” a dir poco sfuggente e freddo. Possiamo ipotizzare che l’uomo abbia una personalità di tipo evitante, che rifugga il contatto emotivamente intimo con la sua compagna perché inconsciamente teme un rifiuto. Non riesce a essere affettuoso, né a dimostrare i suoi sentimenti più profondi perché in realtà non è in contatto con il suo mondo emotivo, che lo spaventa. Le sue capacità relazionali sono carenti perché ha imparato nella prima infanzia a sopperire da solo ai propri bisogni emotivi che la figura del caregiver primario non è stata in grado di soddisfare. La persona evitante non ha mai imparato ad amare, a lasciarsi andare alle emozioni dell’amore, è diffidente: ha paura di essere rifiutata, di non essere all’altezza; i rapporti interpersonali, quando sono profondi come nel caso di una relazione romantica o di un’amicizia stretta, gli procurano ansia. Se la partner è una personalità dipendente, il rapporto sarà caratterizzato da profonda sofferenza psicologica, senso di abbandono, inadeguatezza e incomprensione.
Nella seconda scena presentata, “lei” potrebbe avere una personalità borderline. Le esplosioni di rabbia a cui si accenna nella breve descrizione possono essere caratterizzate da una forte dose di aggressività agita anche fisicamente, che spaventano il partner, il quale si ritrova spesso a non sapere come comportarsi. La persona con disturbo borderline della personalità trova grande difficoltà nella gestione delle proprie emozioni, soprattutto della rabbia, che prende il sopravvento fino a farle perdere completamente la razionalità. Solitamente estroverse, brillanti, creative e dinamiche, queste persone sono estremamente affascinanti ed è facile ritrovarsi ammaliati e innamorati. Il rapporto, però, può trasformarsi in un incubo composto di liti furiose, di gesti auto ed etero distruttivi (tentativi di suicidio, minacce, insulti, atti violenti) e di totale imprevedibilità che può ingenerare un forte livello di ansia e stress nel partner. La relazione finirà per assomigliare a una folle corsa sulle montagne russe, con picchi di esaltazione e abissi di disperazione.
Anche la persona narcisista è affascinante e inizialmente riesce a far innamorare il partner presentandosi come il “partner perfetto”: il “principe azzurro”, nel caso della terza breve scena descritta, quello che molte donne sognano: bello, premuroso, divertente, intelligente… Ma la persona che soffre di un disturbo narcisistico di personalità nasconde il vuoto della propria insicurezza dietro all’ostentazione di un’autostima esagerata che tende a “schiacciare” l’altro sotto il peso della propria ostentata importanza. Il partner del narcisista può, pertanto, ritrovarsi sottomesso o a dover lottare quotidianamente per poter affermare sé stesso nella relazione.
Anche il rapporto con una persona che soffre di un disturbo ossessivo-compulsivo di personalità può farsi davvero difficile per il partner. Queste persone, infatti, tendono ad essere molto controllate e rigide ma, soprattutto, iper-controllanti nei confronti di ogni aspetto dell’esistenza, inclusa la propria relazione romantica. L’ossessione per l’ordine, la precisione e la simmetria possono deteriorare il rapporto e renderlo privo di spontaneità e imprevedibilità anche nella sfera sessuale. La persona con disturbo ossessivo-compulsivo di personalità può anche apparire emotivamente fredda e più orientata a far funzionare gli aspetti esteriori e pragmatici di una relazione piuttosto che quelli emotivo-affettivi (per esempio, potrebbe essere più interessata al buon andamento della vita quotidiana piuttosto che alla vita emotiva del proprio partner).
Come detto all’inizio, ogni coppia è diversa e le semplificazioni non possono certo esaurire la ricchezza di sfumature dei rapporti umani; tuttavia, in caso di sofferenza psicologica, disagio o frustrazione all’interno di un rapporto, è bene ricorrere a una consulenza di coppia per innescare il cambiamento auspicato al fine di ottenere la serenità di entrambi i partner.
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