LE FAMIGLIE AFFIDATARIE
… All’inizio era un po’ strano, ma poi in realtà era una cosa bella. Avere due case e due famiglie non era mica da tutti. Anche se ai suoi compagni di scuola sembrava una cosa proprio stramba, a lui piaceva. Del resto, lo sapeva che mamma e papà avevano delle difficoltà a gestire tutto, non era così piccolo da non capirlo, anche se all’inizio gli adulti sembravano tutti un po’ imbarazzati a toccare l’argomento. Due case erano meglio di nessuna casa. Due famiglie erano meglio di nessuna famiglia o di una famiglia che non poteva occuparsi di te, della scuola e di tutto il resto. Quattro adulti… all’inizio pensava che non ci avrebbe capito nulla, che non avrebbe saputo cosa fare, a chi rivolgersi, e invece pian piano ogni cosa era andata al suo posto, come i cassetti quando si rassettano.
Le famiglie di oggi sono di tanti tipi: un universo variegato di diverse tipologie che esalta l’unicità degli esseri umani, delle coppie e di ogni nucleo familiare che si crea. Alla famiglia tradizionale composta da padre, madre e figli, vediamo, infatti affiancarsi famiglie monoparentali (madre e figli o padre e figli), famiglie arcobaleno (due madri e figli; due padri e figli), famiglie adottive (genitori e figlio/figli adottivi), miste (genitori e figli naturali più figli adottivi), famiglie ricomposte, famiglie allargate e famiglie affidatarie.
L’affido familiare riguarda i minori sotto al diciottesimo anno di età le cui famiglie si trovano in condizioni di instabilità che non le rendono in grado di occuparsi in maniera adeguata dei figli. L’affidamento è volto, quindi, alla tutela e al sostegno dei minori, affinché essi possano veder garantiti i loro diritti e i loro bisogni affettivi, educativi economici e di sicurezza anche quando la famiglia di origine si trova nell’impossibilità di potervi rispondere adeguatamente. I motivi per cui un bambino può essere dato in affido a un’altra famiglia possono essere i più diversi, ma spesso riguardano violenze familiari e maltrattamenti, incuria, incarcerazione delle figure genitoriali, malattie gravi, abuso di alcol o di sostanze stupefacenti. Le famiglie affidatarie sono quelle famiglie che si offrono di accogliere un minore di una famiglia in difficoltà per fornirgli affetto, educazione e assistenza materiale. Le famiglie affidatarie non sostituiscono, né soppiantano la famiglia naturale del bambino che viene loro affidato; l’affidamento è, infatti, temporaneo ed è previsto che il bambino faccia poi ritorno alla sua famiglia naturale, una volta superata la difficoltà in cui si è dibattuta, inoltre, la famiglia affidataria ha l’obbligo di mantenere i rapporti con la famiglia naturale del bambino e facilitare il processo per cui il bambino possa poi rientrare in seno alla sua famiglia di origine.
Esistono diversi tipi di affido:
- A lungo termine, fino a due anni (ma prorogabile). Riguarda i casi più seri e complicati.
- A medio termine (massimo 18 mesi).
- A breve termine (6/8 mesi.
- A tempo parziale, in cui il bambino continua a vivere con la sua famiglia naturale e i membri della famiglia affidataria si occupano di appoggiare e sostenere la famiglia naturale in certi momenti, in certi periodi o per alcuni compiti specifici (per esempio, accompagnando e riprendendo il bambino da scuola, dalle attività ludiche e/o sportive ecc.).
Uno dei requisiti che una famiglia deve soddisfare per l’affido è che sia aperta verso culture ed etnie diverse dalla propria e che sia resiliente alle situazioni problematiche.
Accogliere un bambino in affido è un gesto di solidarietà e di generosità, ma deve essere ben ponderato perché esorta tutti i membri della famiglia a mettersi in gioco e a utilizzare tutte le proprie risorse di flessibilità, pazienza, accoglienza e ascolto: il bambino che entra nella famiglia affidataria, infatti, è spesso diffidente, impaurito e potrebbe mostrarsi ostile o apertamente aggressivo all’inizio. Pazienza, empatia e disponibilità sono capacità che la famiglia affidataria deve possedere o potenziare, per ritrovarsi a gestire un compito importante e impegnativo senza sentirsi sopraffatta. Il bambino che viene accolto nella famiglia affidataria deve poter godere di tutti i diritti di cui normalmente godono tutti i bambini; pertanto, le famiglie che decidono di voler diventare famiglie affidatarie devono fare una profonda riflessione e prendere consapevolezza delle risorse che possiedono e che possono potenziare, ma anche dei limiti, superabili o meno che sentono di avere.
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