SICUREZZA DI SÉ O NARCISIMO?

… Era sempre l’anima della festa, ovunque andasse. Sempre a proprio agio con tutti, ammirato, seguito. Un leader naturale. Sapeva farsi capire da qualunque interlocutore. Sapeva anche ascoltare e di solito lo faceva con piacere. Lavorava sodo e otteneva buoni risultati; con le donne aveva successo. Era anche molto invidiato: per il successo professionale, per il fascino che esercitava e per quella sua aria di sicurezza così naturale che portava la gente a stimare il suo giudizio e a seguirlo nelle decisioni che prendeva.

… Era brillante e un ottimo conversatore: le donne rimanevano spesso irretite dal suo carisma ammaliante e un po’ misterioso. Sempre impeccabile, amava essere ammirato e lusingato. Doveva sempre risultare il migliore in tutto anche se una parte di lui sapeva di non esserlo; cercava di essere sempre al centro dell’attenzione, di ottenere il meglio di ogni cosa e l’ammirazione incondizionata di partner, amici e colleghi.

Alcuni uomini esibiscono distintive caratteristiche che li fanno apparire “vincenti” agli occhi del mondo:

  • Spiccate capacità e abilità di leadership;
  • Naturale assertività;
  • Adeguata autostima;
  • Senso di autoefficacia;
  • Resilienza e spirito di adattamento.

Riprendendo un concetto mutuato dall’ambito biologico ed etologico, gli uomini con queste caratteristiche di personalità vengono etichettati come “maschi alfa”. Naturalmente, esistono anche le “femmine alfa” e le caratteristiche personologiche che le contraddistinguono sono simili a quelle appena elencate. Il primatologo e psicologo Frans de Waal riporta nel suo interessante libro “L’ultimo abbraccio. Cosa dicono di noi le emozioni degli animali” un divertente brano di una greaser alfa che, da sola, aveva il potere di decidere se una band avrebbe avuto successo oppure no nel locale che frequentava.  Queste persone, donne o uomini che siano, sono generalmente entusiaste e determinate a superare con le loro forze e le loro risorse qualsiasi sfida e qualsiasi ostacolo. Hanno, quindi, una buona autostima e sono consapevoli di essere efficaci nelle loro azioni sul mondo. Competitive e ambiziose, sono però realistiche nel valutare le proprie risorse e i propri limiti. Hanno energia e motivazione a sufficienza per raggiungere i traguardi che si sono prefissate.

Anche i narcisisti, uomini e donne, sono affascinanti e brillanti, ma la loro autostima, che appare esageratamente tronfia, in realtà è molto fragile e non supportata da un’adeguata valutazione personale delle proprie caratteristiche salienti. Nascondono un egoismo e un egocentrismo di fondo che sono eccessivi rispetto alla media delle persone. Ricordiamoci anche che un buon leader non ha lo scopo nascosto di approfittarsi di colleghi, dipendenti, partner o amici, ma è colui che motiva il gruppo al lavoro di squadra per raggiungere un obiettivo comune; sa scegliere la “personal giusta” da mettere “al posto giusto”, è capace di ascoltare con attenzione e di prendere decisioni con rapidità, ma, se necessario, sa chiedere consiglio e sa delegare, riconoscendo le competenze altrui. Al contrario dei narcisisti, le persone alfa possiedono un’emotività stabile e, generalmente, sono responsabili e leali nelle relazioni romantiche e amicali. È possibile, invece, riconoscere un narcisista di primo acchito? Tenendo sempre in mente che tutti noi dovremmo possedere un’adeguata dose di narcisismo che è considerata “sana”, il narcisista patologico è difficilmente riconoscibile da una conoscenza superficiale, poiché, come abbiamo accennato, si mostra estremamente affascinante e brillante.

Riferimento bibliografico:

De Waal, F. (2020), L’ultimo abbraccio. Cosa dicono di noi le emozioni degli animali”, Raffaello Cortina.

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