Quando un paziente si rivolge alla terapia per superare un momento di difficoltà, il terapista lavora sulla relazione, in termini di invischiamento, indifferenziazione, lealtà ecc poiché il problema relazionale, che sta alla base della sintomatologia, è dovuto alla mancata differenziazione dei confini che separano gli individui adulti dai loro genitori.
L’autore dell’articolo, D. Williamson, sostiene di aver individuato una settima che Carter e Mc Goldrick, nella loro analisi sul ciclo vitale, non hanno evidenziato. Essa si colloca tra i 30 e i 40 anni e permette ai figli di differenziarsi dai propri genitori. Questo momento, colmo di timore e preoccupazioni, puo’ essere definito “intimidazione intergenerazionale” poiché rappresenta il momento in cui i genitori non esercitano piu’ il loro potere sul figlio; la differenziazione gerarchica è avvenuta, le generazioni sono psicologicamente sullo stesso piano ed il figlio è autonomo. !
La disfunzione, insorge nel momento in cui l’organizzazione gerarchica è incongrua come ad esempio quando il figlio ha una funzione protettiva nei confronti del genitore (Madenes).
Il tema del transgenerazionale ben si lega anche con le gerarchie di potere, nel senso che tentare di differenziarsi nei confronti dei genitori significa anche andare contro al sistema di potere che entrambi hanno creato (Bowen)
I genitori, perdono nel tempo le loro funzioni e la maturità psichica del figlio si traduce nell’ “uscita di casa”, quando egli riesce a disegnare un confine transgenerazionale. I genitori, quindi, non vengono né contestati né attaccati, ma accettati per quello che sono. Quando si supera il confine intergenerazionale si crea una vera intimità; l’intimità si ha nel momento in cui c’è uguaglianza nella relazione, quando c’è libertà di scelta e non imposizione.
Questo processo, inserito in un’ottica familiare, si realizza rinegoziando confini ed il rapporto tra autonomia ed intimità. L’obiettivo finale è quello di acquisire una posizione di autorità personale nelle strutture relazionali . Ognuno, è responsabile della propria esperienza vitale.
Il superamento del confine gerarchico intergenerazionale avviene nella quarta decade perché prima l’individuo non è abbastanza maturo e le strutture attorno a lui non sono in grado di tollerare i suoi processi di emancipazione . Il soggetto ha bisogno di una relazione con cui reggere l’intimità, essere economicamente indipendente, avere un’identità sessuale definita, aver abbandonato visioni romantiche della vita, deve aver affrontato il problema della terza generazione ed infine, deve provare compassione per quello che sono i suoi genitori.
Le resistenze che possono essere messe in atto sono legate al concetto di perdita e di lutto.
Paul, suggerisce che il motivo per cui le generazioni si oppongono al superamento di questo confine è legato alla perdita del potere, alla morte di un ruolo. Significa constatare che la prima generazione ha raggiunto la maturità. Cio’ ci pone di fronte a tematiche che girano intorno a concetti dolorosi, quali morte e sofferenza.
La negazione, non porta a consapevolezza. Il tema della morte, crescendo, ricorre inevitabilmente.
Questo articolo, consente di fare diverse riflessioni legate a temi che riguardano tutti.
In particolare , solleva alcune persone, dal peso di dover necessariamente restituire quello che i genitori hanno fatto per noi. Lo svincolo ci consente di agire su un piano egualitario . Anche l’accudimento dei genitori anziani puo’ assumere una valenza diversa in quest’ottica.
Un ‘ altra considerazione che è possibile fare riguarda l ‘idea di una crescita continua, come se non ci si fermasse mai, e questo comporta inevitabilmente che ci sia una sana elasticità tale da permettere alle generazioni di evolversi e trasformarsi.
Credo che sia funzionale per ognuno di noi, riuscire a vedere i genitori per quello che sono, dopo averli distrutti, rielaborati, riaccettati e di nuovo messi in discussione.
E’ auspicabile, arrivare ad un punto in cui, siamo noi gli artifici delle nostre scelte e siamo in grado di scegliere in modo autonomo, insegnare i valori che noi stessi abbiamo appreso ai nostri figli, accanto, non sotto, non sopra , a coloro che tanto ci hanno dato .
Cresciamo, puntando ad un’ indipendenza economica mediante l’affermazione professionale, “non considerando “ che è forse quella psicologica, attraverso il superamento del confine gerarchico, è piu’ importante .
La conquista dell’autorità personale nel superamento del confine gerarchico intergenerazionale – Williamson
Barbara Calcinai