All’individuo:
Supporto e sostegno individuale, tramite ascolto, definizione e valutazione della difficoltà e del disagio. 
L’attività è volta a sostenere e motivare la persona nell’esplorazione delle sue incongruenze, al fine di promuovere le sue capacità di scelta e di problem-solving, favorendo la riattivazione e la riscoperta delle risorse possedute e ricercandone di nuove
da implementare e potenziare.
L’intervento si rivolge in specifico: a chi vuole migliorare le proprie relazioni familiari e sociali;
a chi si trova ad affrontare situazioni stressanti che deteriorano la qualità di vita individuale, e il benessere familiare; a chi vuole sperimentare nuove e più efficaci modalità comunicative; a chi cerca un aiuto professionale su specifiche problematiche familiari;

a chi ricerca soluzioni costruttive per le principali questioni riguardanti l’ambito della genitorialità.
Si tratta di attività volte a prevenire o arginare un malessere emotivo che può anche essere intenso e che può sfociare sia in sintomi psicologici che in psicopatologie più severe, quali: disturbi d’ansia, disturbo ossessivo-compulsivo, disturbi correlati a eventi traumatici e stressanti, disturbi da sintomi somatici, disturbi del sonno-veglia, disturbi depressivi, disturbi bipolari, disturbi dell’alimentazione e della nutrizione, disturbi correlati a sostanze, disturbi da addiction e disfunzioni sessuali


Alla coppia:
consulenze e terapia di coppia, per aiutare, sostenere e accompagnare la coppia in un periodo delicato o di crisi (ricerca o nascita di un figlio, malattia, perdita del lavoro, disabilità, lutto ecc.) in cui ha bisogno di essere presa in carico da un professionista qualificato e con esperienza per riprendere la sua evoluzione e progredire nel suo ciclo vitale.


Alla Famiglia:
Consulenza e terapia familiare
“Ci sono famiglie estremamente complesse: perché i genitori hanno età e/o culture molto diverse; perché sono famiglie miste o ricostituite o famiglie di fatto; perché i genitori entrano in crisi e si separano, perché uno dei due partner viene a mancare, e così via. Nei momenti di crisi queste famiglie rischiano di andare alla deriva e i figli, se ci sono, rischiano di subire gli effetti più gravi della crisi in atto.”
La famiglia attraversa naturalmente delle fasi, quelle del suo ciclo vitale, che ne garantiscono lo sviluppo e la maturazione, in cui raggiunge di volta in volta un diverso equilibrio. Può accadere, però, per vari motivi, che la famiglia non riesca passare alla fase successiva del ciclo vitale e che si cristallizzi in una fase di stallo.

Generalmente, un membro familiare si fa portavoce del disagio che apparentemente può sembrare individuale, mentre invece si tratta di una difficoltà familiare. I sintomi riportati potrebbero includere: disturbi d’ansia, disturbi del comportamento alimentare, dipendenze patologiche, esordi psicotici, ecc. La terapia familiare ha lo scopo di aiutare l’intero sistema ad affrontare in maniera adattiva le difficoltà presenti nel passaggio da una fase a quella successiva del ciclo di vita, le difficoltà nell’affrontare i cambiamenti evolutivi dei singoli componenti e le difficoltà nei cambiamenti all’interno della composizione familiare.


Sostegno all’adolescente
“L’adolescenza copre un periodo piuttosto lungo, mutevole da individuo a individuo e da cultura a cultura, in cui a fronte delle numerose trasformazioni fisico-corporee si assiste a profondi cambiamenti psicologici, che investono le capacità cognitive, la sfera degli affetti e le competenze sociali della persona.”
La richiesta di aiuto da parte di un adolescente può tardare ad arrivare proprio perché in questa fase della vita l’individuo cerca di differenziarsi dall’adulto sebbene necessiti ancora dell’approvazione e del sostegno delle figure di riferimento.
Il sostegno psicologico agli adolescenti può essere richiesto direttamente dai ragazzi, o dai genitori che si trovano a vivere o a percepire segnali importanti di disagio e di sofferenza, tra i quali si possono riscontrare: crisi rispetto alla propria identità; crisi rispetto al proprio progetto di vita; stati di isolamento, disagio nelle relazioni con i coetanei;
sofferenze in campo amoroso; disagio rispetto al proprio corpo in trasformazione; dubbi sulla propria identità sessuale; tensioni con i genitori, malagestione della rabbia; problemi in ambito scolastico; angosce, paure e ossessioni; pensieri e/o gesti autodistruttivi; somatizzazioni, stati di malessere fisico senza una causa organica.


Trattamenti di fotobiomodulazione
Di cosa si tratta?

È una terapia innovativa e sicura che sfrutta l’energia elettromagnetica non ionizzante per stimolare cambiamenti fotochimici nelle strutture cellulari ricettive ai fotoni. Essa descrive le reazioni biochimiche che avvengono nelle cellule vive in risposta alla luce.

Studi scientifici forniscono risultati incoraggianti sull’utilizzo di questa nuova tecnologia per varie patologie e disturbi, tra cui:

  • Riabilitazione post – ictus;
  • Autismo;
  • Disturbi Cognitivi;
  • Depressione;
  • Trauma Cranico;
  • Disturbi dell’Attenzione;
  • Demenza

Essa, infatti, sviluppa vari benefici effetti su:

  • Metabolismo;
  • Flusso sanguigno;
  • Neuroprotezione;
  • Stress ossidativo;
  • Infiammazione;
  • Neurogenesi e sinaptogenesi

Lo strumento:

Vielight Neurogamma 4 è lo strumento che permette trattamenti in sicurezza di fotobiomodulazione a livello ambulatoriale. Dalla forma che ricorda un casco, si indossa facilmente sulla testa; dotato di una tecnologia trancranica intranasale, questo strumento, attraverso 4 LED (1 frontale, 2 laterali e 1 posteriore) che emettono luce nel vicino infrarosso, stimola le aree centrali del Default Mode Network, un’ampia area del cervello adibita a molti processi cognitivi, quali: memoria, ragionamento, comprensione e pensiero. Leggero e pratico (non inibisce il movimento di chi lo indossa), è uno strumento sicuro ed efficace.

Nel mio studio in via del Ponte di Mezzo 1 a Firenze, in collaborazione con una collega, offro sessioni di fotobiomodulazione per una gamma di disturbi. Le sessioni durano circa 20 minuti e sono facilmente sostenibili anche dai bambini.

Riferimenti bibliografici:

Pallati, S., Di Ponzio, M., Grassi, E., Vannini, G. & Cauli, G. (2022), Transcranial Photobiomodulation for the Treatment of Children with Autism Spectrum Disorder (ASD): A Retrospective Study, doi: 10.3390/children9050755.

Lee, T-L, Ding, Z. & Chan, A.S. (2022), Can transcranial photobiomodulation improve cognitive function? A systematic review of human studies, doi: 10.1016/j.arr.2022.101786.

Saledhpour, F, Sadigh-Eteghad, S., Mahmoudi, J., Kamari, F., Cassano, P. & Humblin, M.R. (2023), Action Mechanisms of Photobiomodulation in Neuronal Cells and the Brain, in «Photobiomodulation for the Brain», Springer.

Per informazioni, inviare una mail a:

studio@barbaracalcinai.it