I BISOGNI DEI PREADOLESCENTI
Tra i 9 e i 12 anni si verificano delle trasformazioni nel fisico e nei comportamenti che preludono l’adolescenza.
Il primo grande cambiamento è “un corpo che cambia”: vedere il proprio corpo trasformarsi crea molti problemi.
Questa è una fase di incertezza, indecisione, nella quale, spesso, i cambiamenti sono vissuti in modo distorto: un corpo troppo grande e un corpo troppo piccolo.
Tutto cambia: le prime mestruazioni, le prime eiaculazioni, i caratteri sessuali secondari ecc. possono essere percepiti come dei corpi estranei, sfuggenti al proprio controllo.
- Le improvvise timidezze, le chiusure, il nervosismo, l’aggressività possono derivare dalla paura. Paura di perdere quello che si conosce, il corpo infantile
E nei confronti dell’autorità cosa avviene?
- Il bisogno degli adolescenti oscilla tra dipendenza ed autonomia
Il rapporto con i genitori diventa difficile, soprattutto con la madre, perché viene avvertita come figura che interferisce con la separazione ed autonomia.
- Come aiutarli allora a conquistare la propria indipendenza e autonomia?
mostrando un atteggiamento di fiducia. Farlo sentire protetto Cosi può sperimentare la propria indipendenza senza sentirsi abbandonato
- Sostenerlo nella crescita affiancandolo.
Anna Oliviero Ferraris individua alcuni comportamenti che potrebbero aiutare nel raggiungere questo obiettivi:
- favorire la definizione degli spazi fisici in casa: ad esempio la chiusura a chiave del bagno. È bene, per quanto possibile riconoscere questa esigenza.
- Favorire gli spostamenti in città: Se non ci sono rischi, di giorno, è utile favorire gli spostamenti in città del ragazzo. Muoversi in autonomia fa bene e crea benessere.
Alcune libertà possono e devono essere assecondate, altre no (sigarette, alcool ecc.)
- Favorire le relazioni tra i pari: i legami tra ragazzi sono un indicatore importante di autonomia, poiché attraverso il gruppo dei pari e progressivamente i figli si svincolano dalla famiglia.
Far eseguire i compiti a casa in autonomia: Arrivati a questa età, i ragazzi hanno imparato un loro metodo di studio. È essenziale che siano loro stessi a fare i compiti ed organizzare le materie, il tempo e lo studio. I genitori forniscono suggerimenti e supervisione, ma non devono sostituirsi ai propri figli.
- Il Dialogo e la riservatezza: Favoriamo il dialogo ma comprendiamo anche la riservatezza. I ragazzi non devono necessariamente condividere tutto
Sosteniamoli nelle loro scelte e nei loro progetti: la progettualità è vita!