Cos’è la online teen dating violence

… Era stato bello conoscersi sui Social, iniziare a chattare, scambiarsi messaggi, foto, immagini, brevi video divertenti ed emoticon. Poi si erano confessati di piacersi e avevano cominciato a videochiamarsi, a inviarsi messaggi vocali. Lei si era presa una cotta e anche lui sembrava inebriato, così avevano iniziato una storia. All’inizio tutto era fantastico: parlavano di un sacco di cose, avevano scoperto di avere interessi in comune… si sentivano vicini anche se fisicamente erano lontani. Improvvisamente, tutto era cambiato. Lui era diventato geloso di tutti e di tutto: le faceva scenate per messaggio se usciva con le sue amiche, se postava foto sui suoi account social, se qualcuno dei suoi amici le commentava un post o un’immagine. Era diventato sospettoso e controllante; aveva preteso le credenziali per l’accesso al suo indirizzo e-mail, voleva che gli mandasse messaggi e foto a ogni ora del giorno… e poi erano arrivate le richieste pressanti di foto sexy, che lei non si sentiva proprio di inviare. Allora lui la insultava, le scriveva che non lo amava, che faceva la scema con tutti gli altri ragazzi… e giù di nuovo insulti. Lei non sapeva più cosa fare, come comportarsi, con chi parlare. Piangeva rinchiusa in camera sua e non vedeva una via d’uscita.

Quando pensiamo alla violenza di genere, siamo inconsapevolmente portati a pensare al mondo degli adulti, alle relazioni di coppia disfunzionali che vengono intrecciate e vissute da persone “grandi”, che hanno le spalle un certo bagaglio di esperienze in campo relazionale. Purtroppo, la violenza di genere ha luogo anche tra i giovanissimi e non è meno devastante e dolorosa; bisogna considerare, infatti, che le prime storie romantiche adolescenziali hanno una forte valenza emotiva, che le rende molto significative e in grado di influenzare l’autostima e l’autoefficacia dell’adolescente; pertanto, non vanno sminuite come semplici “crush” che prima o poi passano. In realtà, alcune esperienze non “passano”, ma “segnano” l’individuo. “Online teen dating violence” è un’espressione anglosassone che si riferisce a quelle forme di violenza che l’adolescente sperimenta durante una relazione amorosa che si dipana online. Il fatto che i due adolescenti che hanno iniziato un rapporto sentimentale non si incontrino di persona non sminuisce la valenza emotiva della storia, né ridimensiona l’effetto della violenza, che, anche se non si esprime come aggressione fisica, si può comunque qualificare come psicologica, emotiva, relazionale, verbale e anche sessuale, se la vittima è costretta a mostrare il proprio corpo contro la propria volontà o ad atteggiamenti a cui non acconsentirebbe senza coercizione. È importante tener presente anche che, quando si parla di giovanissimi, risulta difficile discriminare tra “online” e “offline” perché gli adolescenti di oggi trascorrono molto tempo connessi con i loro pari e potrebbero andare incontro a un tipo di violenza virtuale anche quando la coppia ha occasione di vedersi in presenza. La “Online teen dating violence” non è un sinonimo di cyberbullismo perché è incentrata sull’aspetto relazionale. La vittima, manipolata dal partner ipercontrollante, geloso e ossessivo nei suoi confronti, vien ripetutamente offesa e umiliata, isolata dal resto delle sue relazioni sociali. Per inesperienza, può accadere che la giovane vittima non si accorga della manipolazione e della violenza a cui è sottoposta oppure che si vergogni troppo per confidare a qualcuno quanto sta passando.

Nonostante la “Online teen dating violence” possa riguardare anche i maschi, sono più spesso le ragazze a caderne vittima. Il fenomeno non va preso alla leggera perché si tratta di una vera e propria forma di violenza che può avere ricadute anche significative sulla salute e sul benessere psicoemotivo dell’individuo. Le vittime, infatti, possono presentare una sintomatologia che può andare dall’ansia alla depressione, passando per la messa in atto di comportamenti nocivi per la salute (fumo, alcol, droga ecc.), fino ad arrivare, nei casi più gravi, all’ideazione suicidaria. 

Come intervenire per contrastare un fenomeno allarmante che potrebbe dilagare?

Percorsi psicoeducativi specificamente studiati per affrontare le tematiche relazionali e quelle legate alla violenza condotti nelle scuole o nei contesti ricreativi frequentati dai giovanissimi, potrebbero essere risorse efficaci per prevenire l’instaurarsi del fenomeno. Rimane comunque necessario partire dall’ascolto delle nuove generazioni per comprendere come percepiscono le relazioni e cosa si aspettano da una relazione amorosa: soltanto così sarà possibile instaurare un dialogo fecondo e costruttivo.

Per saperne di più:

https://www.savethechildren.it/blog-notizie/online-teen-dating-violence-come-prevenirla-e-intervenire

Per informazioni sugli interventi che offro:

studio@barbaracalcinai.it