Genitori e figli –
Una riflessione .
Il comportamento dei genitori oscilla tra due versanti : eccesso di limiti versus mancanza di confini .
Genitori che vivendo la loro fragilità riversano nei figli le loro insicurezze . I figli, per soddisfare il loro bisogno di sentirsi contenuti, sono costretti ad improvvisarsi solidi, quando invece non dovrebbero esserlo.
Per contro, un eccesso di limiti, blocca, impone di non tentare , di non sperimentarsi; l’assenza di regole e di limiti invece , impedisce di interiorizzare i confini tra cio’ che è permesso fare e cio’ che non lo è.
I limiti , riducono il caos presente nell’ambiente e forniscono sicurezza. Consentono un adattamento alla vita sociale e permettono lo sviluppo delle relazioni, perché definiscono il rispetto .
L’attenzione di noi adulti, quindi, potrebbe essere posta nel tentativo di avere dei limiti che riguardino la sostanza e non la forma.
Il limite e la regola servono al bambino, poiché in quel no che viene detto, egli si vive la frustrazione derivante dal fatto di non poter fare quello che vuole ed ottenere cio’ che desidera e quando lo desidera .
La frustratio (dal latino delusione) deriva dalla mancata soddisfazione di un desiderio o di un bisogno
Crescendo, ogni singolo soggetto, dovrà affrontare un insieme di sfide orientate al raggiungimento degli obiettivi, soprattutto scolastici e relazionali, e per chi è abituato a soddisfarli nell’immediatezza, non percepirà in maniera sana le frustrazioni che potranno derivare dalle varie situazioni di vita e soprattutto non saprà difendersi dalle stesse, come per esempio in un conflitto con un compagno o in situazioni di prepotenza nelle quali dovrà imparare ad imporsi.
Il genitore quindi, che per un suo bisogno, accontenta in tutto e per tutto i bisogni del bambino, gli impedisce di provare , almeno qualche volta, la valenza positiva della frustrazione .
Questo avviene spesso, quando ad esempio, preveniamo i desideri del bambino, cercando di soddisfarli, senza che sia stato lui a chiederli.
Ci possiamo chiedere come genitori, se quello che stiamo facendo in quel momento serve a soddisfare noi, e placare i nostri sensi di colpa , oppure nostro figlio.
Il bambino ha le risorse per affrontare le sue “ frustrazioni “. Ponendo l’accento su questo aspetto importante, passiamo al bambino, un messaggio positivo, di fiducia nelle sue capacità. Sarà un adulto che potrà contare sulle proprie risorse, perché sa di possederle; è stato nella difficoltà , dovuta alla negazione di un desiderio, ha attivato il suo bagaglio di capacità ed è riuscito a trovare in sé la forza per andare avanti