Quando parliamo di bisogni della crescita siamo abituati a pensare ai bisogni di cibo, protezione dal freddo e dal caldo, cure fisiche, protezione, benessere economico ecc; in realtà ci sono dei bisogni emotivi e psicologici, accanto a quelli concreti, che sono irrinunciabili per una crescita serena e vanno di pari passo con quelli concreti.
irrinunciabile : agg indispensabile, necessario, primario, vitale
Se i bisogni, quindi non trovano, soddisfacimento possono insorgere risposte che indicano disagio e difficoltà. Un bambino arrabbiato, ad esempio, puo’ diventare violento con i piu’ piccoli, oppure agire e riversare la propria rabbia verso se stesso.
Sono gli adulti di riferimento che hanno il compito di soddisfare i principali bisogni siano essi psicologici che concreti .
Amore incondizionato e legame di attaccamento
L’amore o l’affetto, che dir si voglia, è un bisogno del bambino. Lo manifesta il neonato che si acquieta tra le braccia del genitore e lo manifesta il bambino ogni qualvolta cerca stimolo, supporto e conforto nell’adulto di riferimento. Mentre il bisogno di amore del neonato ha manifestazioni più fisiche, quello del bambino ha manifestazioni emotive, di relazione oltre che pratiche. Il bimbo, infatti, necessita delle coccole come delle risposte, delle carezze e del sostegno emotivo.
Sapere che c’è qualcuno che ti pensa e sai di essere nella sua mente, ti fa sentire forte, salvo, amato. L’amore vince sulla paura. E’ nei primi tre anni di vita che si instaura il legame di attaccamento ed in questo momento, i bambini, hanno bisogno di sentirsi protetti, amati, sostenuti.
Crescendo, sono bambini che sanno di poter contare sulla propria famiglia, nella quale ci sono adulti in grado di aiutarli e sostenerli, tollerando anche gli inevitabili dissensi e la violazione delle regole.
Le regole, sono efficaci e servono per garantire sicurezza ed equilibrio.
Ma quale amore?
Esistono infatti vari tipi di amore: dall’amore -tenerezza dobbiamo passare abbastanza presto all’amore- fermezza . Nelle famiglie in cui si riesce a passare velocemente da una forma di amore all’altra i bambini riescono a trovare dei giusti riferimenti per la loro crescita, imparando così a comportarsi differentemente nelle varie situazioni.
Per amore fermezza s’intende la capacità di essere gentili ma fermi, affettuosi ma coerenti, in grado di individuare poche regole ma chiare, per poi attenersi senza mostrarsi arrendevoli o indulgenti.
Si crea quello che si definisce lo stile autorevole. Il genitore attraverso questo metodo educativo stabilisce poche e chiare regole di comportamento che variano in base a dove si trova il bambino e alla sua età. I genitori sono maggiormente consapevoli della loro responsabilità, sanno quando occorre dire no e quando negoziare una regola, privilegiando un rapporto aperto allo scambio di idee e partecipante. Incoraggiano i figli ad essere autonomi e riconoscono la loro unicità e qualità, ma anche i loro limiti.
Rispetto
Significa riconoscere i sentimenti del proprio figlio e non negarli, considerandoli autentici. Equivale a mostrarsi fiduciosi nelle sue capacità senza imporre una nostra definizione di identità, rispondendo alle sue richieste con sincerità.
Quando si parla di rispetto per i figli, non significa che non si debbano dare regole, ma l’educazione va impartita considerando che anche il figlio è una persona con propri interessi, sogni, capacità.
Ma come si rispetta il proprio figlio?
– Se dobbiamo rimproverare nostro figlio, facciamolo quando siamo soli con lui e non in mezzo ad altre persone, farebbe sentire ancora peggio il bambino/ragazzo senza fargli capire il rimprovero perché sentirebbe venir meno il rispetto.
– Trascorriamo del tempo con i figli, facendo ciò che più piace loro e parlando molto, per imparare a conoscerli veramente per quello che sono.
– Ascoltiamoli senza giudicare, ma cercando di comprendere ed eventualmente far loro capire con dolcezza in cosa non siamo d’accordo.
– Rispettiamo la loro privacy, evitando di spiare il loro diario e bussando sempre prima di entrare in camera loro se hanno la porta chiusa. Solo se temiamo seriamente per la loro incolumità è giusto “spiarli”, ma mai soltanto perché siamo curiosi.
Ricordiamoci di avere rispetto delle loro confidenze e dei loro “segreti”: per quanto cose minime per noi, per loro possono essere molto importanti.
Tempo degli adulti
Sappiamo che la quantità del tempo che passiamo con nostro figlio è meno importante della qualità, ma se scende sotto un certo livello, la qualità si riduce. iAnche se ognuno lo fa a suo modo, trascorrere del tempo con i nostri figli è molto importante, è importante dedicare loro del tempo di “qualità”, ma anche tempo in “quantità”. I bambini hanno bisogno di ricevere attenzioni, di svolgere insieme ai genitori delle attività, e qualunque sia la famiglia sarebbe opportuno trovare del tempo esclusivo , stare ogni tanto da soli con la mamma e con il babbo, soprattutto se ci sono fratelli.
Prendersi cura, avere a cuore significa avere il coraggio di lasciare quello che stiamo facendo per consolare il figlio demoralizzato per un insuccesso scolastico, ascoltare quando nostro figlio ci parla e parlare quando ci chiede cosa ne pensiamo.
Stabilità
Un’abitudine è un meccanismo di stabilità che permette di sviluppare le abilità di un individuo. Si riferisce ad atteggiamenti, comportamenti e costumi che portano a formare modelli di apprendimento in diverse situazioni, dall’allacciarsi una scarpa, fino ad organizzare il tempo di studio. La routine invece è un’abitudine personale che si instaura in quanto davvero conveniente, senza necessità di modifiche o di flessibilità. In questo caso può trattarsi di lavarsi i denti per esempio. Sia le abitudini sia la routine sono di vitale importanza per la vita dei bambini. Grazie ad esse, oltre al già citato ambiente stabile e tranquillo nel quale i piccoli si sentono sicuri, si apporta anche regolarità, costanza e perseveranza nella mentalità dei giovani, che saranno molto utili al loro sviluppo verso la vita adulta. Vi sono ancora importanti benefici nell’acquisizione di abitudini e routine. Per esempio, la sicurezza del bambino. Fare quello che sa fare bene e portarlo a termine gli apporta uno stato di tranquillità, quindi sviluppa la sua coscienza sentendosi capace. È anche importante capire che un bambino, quando nasce, non conosce il mondo che lo circonda. I genitori o tutori saranno le sue prime guide nella vita. È necessario organizzare un ambiente stabile con orari, routine, abitudini e attività che si ripetono finché il bambino interiorizzerà la destrezza per svolgerle in modo sicuro e quasi incosciente.
Tempi dei bambini
Rispettare i tempi di crescita dei bambini è fondamentale per consentire a nostro figlio l’acquisizione delle abilità e delle capacità che sono tipiche di ogni età. E ‘opportuno rispettare la gradualità dello sviluppo sia per non mettere il bambino di fronte a situazioni che non è in grado di gestire, sia per non sottovalutare le sue capacità.
A volte, non ci rendiamo conto, che nostro figlio ha acquisito quelle capacità per cui potrebbe risolvere in autonomia un compito (vestirsi, lavarsi ecc) oppure un conflitto .
Adulti responsabili
Bisogna essere emotivamente più forti dei bambini, bisogna riuscire a prendere decisioni importanti se necessario. I genitori hanno il compito di dare regole e verificare che siano rispettate. Indicare norme di comportamento e intervenire quando corrono grossi rischi.
Essere adulti responsabili significa:
– Stabilire una disciplina adeguata : sicuramente una disciplina esageratamente dura può provocare nel bambino sentimenti di paura, ansia o dipendenza. Ma anche una disciplina inadeguata è rischiosa, perché può portare a non comprendere bene le regole e le aspettative collettive, sfavorendo una sana condotta sociale. Ricorda che sei il genitore: il tuo compito è di aiutare tuo figlio a diventare un adulto affidabile e indipendente e ciò non è sempre compatibile con i suoi desideri. Affrontare i suoi atteggiamenti dissenzienti fa parte del “gioco”.
– Porre i giusti confini tra genitori e figli: confine è dove una persona finisce e ne comincia un’altra: per questo il genitore responsabile, a differenza di quello negligente, sa stabilire dei confini realistici tra sé e i propri figli, li fa rispettare e sa dialogare insieme a loro per aiutarli a capire il ruolo che hanno in famiglia e nella società in cui vivono. Ciò non significa ignorare le loro opinioni, ma adeguare le questioni all’età e al contesto.
Un genitore responsabile si prende cura di sé stesso: Spingersi troppo oltre i propri limiti emotivi e fisici non è sostenibile a lungo termine. Anche il genitore più energico non può essere al massimo quando si trascura. È importante anche per i genitori dormire per un tempo ragionevole, mangiare pasti regolari e dedicare le dovute attenzioni al rapporto con il partner.
Saper chiedere e trovare aiuto : Un genitore responsabile sa che i bambini hanno bisogni diversi che evolvono con l’età: ogni bambino è unico e non si può adottare un approccio uguale con ciascuno. Ciò è particolarmente importante ed evidente se un bambino ha limitazioni fisiche, emotive o cognitive. Il primo passo fondamentale è ammettere che non si sarà mai in grado di avere tutte le risposte ai problemi, pertanto è normale rivolgersi a figure diverse, come altri componenti della famiglia, gli insegnanti, i terapeuti per il sostegno, consulenti, assistenti sociali e pediatri. Spesso, anche solo parlare con altri genitori può essere di grande aiuto.
Gioco
I grandi lavorano, i piccoli giocano. Del resto, giocare è una delle attività più importanti per lo sviluppo dei bambini. «Il gioco è fondamentale perché è il modo in cui i bimbi conoscono il mondo e crescono. Non è qualcosa che riempie dei vuoti tra un’attività e l’altra, ma è l’attività per eccellenza che loro utilizzano per scoprire tutto ciò che li circonda.
I neonati giocano con tutto e giocando imparano. Ad esempio , possono sbagliare senza sentirsi sminuiti e imparano dagli errori che fanno.
Imparano, attraverso il gioco, a fare amicizia ed a mantenerla; a sviluppare l’arte della trattativa e risoluzione del conflitto ed infine sviluppano un forte senso di uguaglianza.
Il compito di soddisfare tutti questi bisogni spetta ai genitore, ma i figli crescono grazie al contributo di tanti .
Liberamente tratto da Anna Oliverio Ferraris : Il terzo Genitore