LA COPPIA: COSA ACCADE?
La coppia fa il suo primo ingresso nella stanza della terapia. Lei robusta, elegante ma
tatuata, è una professionista di successo che ha costruito la propria carriera con passione
e determinazione, passo dopo passo. Lui, alto, magro, sportivo, ha recentemente
cambiato lavoro per dedicarsi maggiormente ai propri interessi. Una figlia adolescente
studentessa ancora economicamente dipendente dalla famiglia, un gatto e i
genitori di entrambi oramai anziani, con necessità di maggiori attenzioni, completano il
quadro. I due siedono vicini, composti, ma la distanza emotiva è quasi palpabile.
Cosa non sta più funzionando in questa coppia?
Cosa accade quando due persone, ognuna con alle spalle una storia e una famiglia si
incontrano per iniziare una relazione sentimentale di coppia?
Cosa accade realmente quando due persone diverse, due differenti universi si incontrano
per dar vita a qualcosa di nuovo e di unico, a qualcosa che è di più e diverso della
semplice somma delle due parti?
La scelta del partner con cui si desidera intrecciare una relazione non avviene mai per
caso, ma è guidata da alcuni bisogni fondamentali che sono propri dell’essere umano,
come quello di accudimento, cioè il bisogno di dare e ricevere cura, calore e attenzioni e
quello sessuale, più specificatamente legato alla sfera riproduttiva e a quella della
conservazione della specie, il quale viene inserito dalla coppia in un progetto condiviso di
procreazione. Una relazione di coppia soddisfacente è anche sana e matura e affonda le
sue radici nella relazione primaria con le principali figure di attaccamento dei due partner
nelle proprie famiglie d’origine. Ma le famiglie d’origine possono anche esercitare un forte
ascendente nella scelta del partner, soprattutto se il mito familiare finisce per prevalere sui
reali bisogni e desideri dell’individuo, inducendolo a scegliere come compagna di vita una
persona che risponde ai requisiti del mito familiare piuttosto che alle proprie inclinazioni e
necessità. Allontanarsi da miti, tradizioni e valori familiari è difficile e doloroso, ma soltanto
la rielaborazione personale di quanto vissuto ed esperito e il confronto autentico e
costruttivo con il proprio partner potranno condurre alla costruzione di un nuovo nucleo
differenziato dalle famiglie di entrambi. Una coppia, però, per dar vita ad un’unione
soddisfacente, arricchente e che stimoli alla crescita personale entrambi i partner, non può
essere una diade simbiotica, fusionale, ma deve salvaguardare per entrambi i membri
delle “aree di separazione”. Non sola appartenenza, dunque, ma anche confini da
rispettare.
La coppia, come l’individuo, ha una sua evoluzione: nasce e si sviluppa, va incontro a crisi
e a cambiamenti, attraversa fasi diverse… può anche “morire” senza il costante impegno e
la dedizione dei due membri che la formano, senza la necessaria flessibilità che permette il
riaccomodamento dopo eventi traumatici o comunque inaspettati, senza la capacità di
comunicare in maniera efficace. Anche la creatività rientra tra le caratteristiche della
coppia capace di accettare le ambiguità ed elaborare i conflitti, capace di sciogliere i nodi
della relazione e di reinventarsi al passaggio da una fase all’altra.
Motivo di crisi, e quindi anche opportunità di crescita e trasformazione, possono essere
eventi di tipo traumatico (un lutto, una disabilità improvvisa, un incidente inaspettato), ma
anche eventi che sono perturbanti di per sé, come la nascita non programmata di un figlio,
perché vanno a scardinare routine ben consolidate e a perturbare equilibri che si pensava
inamovibili ma che invece si rivelano delicati e incostanti. La coppia per crescere ha
bisogno di metabolizzare l’evento, di elaborarlo e, infine, di superarlo, ridefinendone il
significato, intessendo una nuova narrazione su quella preesistente, che sia coerente e
ben fornita di senso.
E quando una coppia si ritrova presa in un circolo vizioso da cui non riesce ad uscire,
intessuto di non detti, recriminazioni, accuse e rancore? Può essere d’aiuto rivolgersi a un
professionista, per capire e per capirsi. L’orientamento sistemico-familiare, lavorando
proprio sulle relazioni tra i membri del nucleo familiare, è in grado di intervenire
efficacemente sulle dinamiche relazionali peculiari della coppia in terapia, ricercando e
favorendo un nuovo e più adattivo equilibrio.
La coppia lascia per l’ultima volta la stanza della terapia. Lei è sempre elegante, ha un
incedere sicuro ma non affettato; lui cammina sciolto accanto a lei, le mani in tasca, con
atteggiamento rilassato. Il passo è sincrono, c’è nuovamente sintonizzazione nei loro
movimenti. La distanza emotiva si è lentamente dissolta, lasciando il posto ad una nuova
consapevolezza e all’accettazione. La porta che si apre sulla strada è preludio di un futuro
tutto da scoprire ed inventare giorno per giorno.
Riferimenti bibliografici.
Calcinai, B. & Savelli, L. (2021). Pensieri Quasi Quotidiani di una Psicologa sulla Famiglia.
Wondermark (reperibile su Amazon, IBS e La Feltrinelli).
Menghi, P., La coppia utile, in Andolfi, M. (a cura di), La crisi della coppia. Una prospettiva
sistemico relazionale. Milano: Raffaello Cortina Editore, 1999.
Scabini, E. e Cigoli, V., (2000), Il famigliare. Legami, simboli e transizioni. Milano: Raffaello
Cortina Editore.
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