LA COPPIA E IL TRADIMENTO

Il cellulare vibra di messaggi e la tentazione di dare una sbirciata è troppo forte per non caderci. Lei sa come sbloccare l’apparecchio: ha visto e memorizzato il segno che il suo uomo traccia con gesti rapidi e precisi sul display. Lo esegue con precisione e sicurezza… ci sono messaggi su messaggi… una certa Angie che scrive cose tipo: “è stato fantastico, non vedo l’ora di rifarlo!” e ancora: “ciao, tesoro! Quando riusciamo a vederci di nuovo?” … Ce ne sono molti altri, inviati in date diverse, ma le lettere le ballano davanti agli occhi e non riesce a leggere oltre. Non riesce quasi più a respirare. Rabbia, incredulità, dolore… la sua vita, la sua intera esistenza è un castello di carte che crolla miseramente a terra. D’improvviso si sente sciocca, una stupida totale, che non si è accorta di nulla, che non ha visto niente, sentito niente. Stupida! Stupida! Stupida!

Molte relazioni romantiche vanno incontro al tradimento, reale o virtuale che sia, da parte di uno (ma anche di entrambi) i membri della coppia nel corso della loro storia. Perché accade? Cosa prova il partner tradito nel momento in cui scopre o gli viene rivelata l’infedeltà dell’altro? Le cause di un’infedeltà, sporadica o ripetuta, possono essere molte e varie e sono da ricercare nella relazione stessa, che non “funziona” più come prima. Alcune situazioni che possono finire per inficiare la vita di coppia ed eventualmente portare al tradimento possono essere, ad esempio: la morte di una persona cara, la perdita del lavoro, una grave malattia che condiziona la vita familiare; ma anche eventi lieti come la nascita di un figlio possono perturbare in negativo l’equilibrio di una coppia. Inoltre, anche la mancanza di interessi comuni, da condividere insieme e l’eventuale intromissione delle rispettive famiglie d’origine nella routine della coppia possono a lungo andare determinare frizioni che deteriorano la qualità del rapporto. Spesso nelle coppie in cui viene commessa un’infedeltà la comunicazione tra i due partner non è funzionale: non si parla apertamente di ciò che crea disagio, insoddisfazione o frustrazione e, per non aprire conflitti che si teme potrebbero rovinare ulteriormente la relazione, si finisce per instaurare un circolo vizioso in cui l’accumulo di infelicità può condurre a cercare sollievo in un altro rapporto, anche fugace, anche virtuale, dove però non sono presenti tutte difficoltà manifestate dalla relazione principale. Se colui che commette l’infedeltà può provare rimorso e senso di colpa per ciò che ha fatto e per il dolore inferto al partner, la vittima del tradimento si trova a vivere un vero e proprio trauma emotivo, che negli USA è stato chiamato Post Infidelity Stress Disorder  (Dean, 2022), cioè “disturbo da stress post infedeltà”, presentando tutta una serie di sintomi che, se accusati in forma grave, possono seriamente abbassare il livello di qualità della vita dell’individuo che ne soffre, compromettendo anche la sfera delle relazioni sociali e quella lavorativa. Questo disturbo, se non trattato, può peggiorare progressivamente. Tra i sintomi che possono essere presenti si annoverano l’insonnia, la ruminazione ossessiva sui momenti salienti che hanno portato alla scoperta del tradimento (telefonate, messaggi, frasi ecc.), immaginare continuamente il proprio partner a letto con un’altra persona, perdere la fiducia negli altri, sperimentare un profondo senso di apatia con mancanza di interesse verso i propri hobby o passioni, evitamento delle occasioni mondane, ipereccitazione (hyperarousal) e ipervigilanza (Dean, 2022). Secondo Warach & Josephs (2019), per le vittime dell’infedeltà del partner si può parlare di “ferita dell’attaccamento” (attachment injury) e suggeriscono, dopo un’attenta disamina della letteratura sull’argomento, che chi soffre di un trauma legato all’infedeltà del partner ha un comportamento simile al bambino con attaccamento disorganizzato (ossessiva richiesta al partner dei dettagli sulla sua infedeltà, ma, al contempo, totale sfiducia in quanto racconta o spiega).

Ai tempi della Rete, non soltanto l’amore ha preso connotazioni virtuali, ma anche l’infedeltà. Spesso si ritiene che un tradimento virtuale, cioè intrattenere una relazione romantica soltanto tramite chat, app di messaggistica, siti per incontri o videochiamate non sia un vero e proprio atto di infedeltà nei confronti del proprio partner, perché non viene consumato fisicamente un rapporto sessuale, ma in realtà non è così. Un tradimento, anche se virtuale, impatta molto negativamente sulla propria relazione, in primis se scoperto dal partner, che ne soffrirà come se si trattasse di un “normale” tradimento e quindi si verrà innescando una girandola di recriminazioni, accuse ecc.; inoltre, sfogare le proprie frustrazioni e i propri desideri più reconditi in rete non agevola certamente la comunicazione tra i membri della coppia in carne ossa, finendo, perciò, per peggiorarne drasticamente la qualità e conducendo il rapporto verso una probabile conclusione.

Quando si sperimentano i sintomi del “disturbo da stress post infedeltà” è opportuno rivolgersi a un professionista del benessere psicologico, in grado di aiutare l’individuo nell’elaborazione del trauma e del lutto per la relazione in crisi. La tecnica EMDR, anche tramite specifiche tecniche di scrittura terapeutica messe a punto dalla dott.ssa Lisa Latessier, può essere molto efficace per riconquistare sicurezza e fiducia in ambito relazionale.

Riferimenti bibliografici:

Calcinai, B. & Savelli, L. (2021). Pensieri quasi quotidiani di una psicologa sulla famiglia. Wondermark (reperibile su Amazon, Ibs e La Feltrinelli).

Dean, M.E. (2022). What is post-infidelity stress disorder?  www.betterhelp.com

Warach, B. & Josephs, L. (2019). The aftershocks of infidelity: a review of infidelity-based attachment trauma https://doi.org/10.1080/14681994.2019.1577961

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