LA MEZZA ETA’ E LA CRISI

… Nonostante non potesse dire di aver avuto una vita burrascosa o segnata da eventi drammatici, lei sentiva di non essere soddisfatta. Un lavoro, un marito, una casa, un figlio, un cane. Una vita normale, nella media, avrebbe risposto se glielo avessero chiesto. E allora? Cosa non andava? Niente. Eppure… tutto. Strisciava in lei una latente inquietudine che la rendeva nervosa e che non riusciva a verbalizzare adeguatamente. Una vita media… come dire “una vita grigia”, una vita spenta, senza picchi di entusiasmo. Non era più una ragazzina e temeva d’ora in poi di vivere nel rimpianto…

… Sognava il grande amore come quando era adolescente. Incredibile ma vero, si sentiva pronto a lanciarsi a capofitto in una storia turbinante di passione ed eccitazione. Una storia “giovane”, fresca, spensierata. Fatta di sesso e piccole pazzie. Di avventura, di novità, di mistero. Una storia che scardinasse la routine ben oliata della sua esistenza. Peccato che fosse sposato da vent’anni con una donna che era sempre stata al suo fianco e che certamente non si sarebbe meritata un tradimento da parte sua. Peccato che avesse delle responsabilità. Peccato che la vita vera non fosse come quella dei film…

Tutto è filato liscio come l’olio per molti anni. La posizione lavorativa si è, con il tempo, consolidata; la famiglia si è allargata: il matrimonio, l’arrivo dei figli e la loro educazione hanno assorbito tempo ed energie ma hanno offerto anche grandi soddisfazioni; la casa è stata piano piano arredata secondo il proprio gusto, con piccoli e grandi sacrifici economici, ma finalmente adesso è esattamente come per anni si è desiderata… Sembra tutto perfetto, tutto idilliaco eppure… lo “stato di perfezione” inizia a mostrare nebulose pecche e crepe. Cosa sta accadendo? Non è raro che intorno alla cosiddetta “mezza età” uomini e donne comincino a provare una sensazione di irrequietezza, di smarrimento, difficili da spiegare anche a se stessi. Possono venir meno quelle certezze che fino a poco tempo prima sembravano solide come roccia; può farsi strada un senso di delusione o di disillusione, oppure un senso di vuoto e di apatia che svuotano di energie e di motivazione. Quello che succede è che sta emergendo un periodo di “crisi” perché siamo arrivati a una fase della vita in cui si cominciano a stilare i primi bilanci di quanto fatto e concretizzato nell’arco della propria esistenza. Se da un punto di vista “esterno” la vita dell’individuo che sta attraversando la crisi di mezza età può apparire come una “buona vita”, in cui non manca niente e tutto è stato fatto nel “migliore dei modi”, può darsi che l’individuo in questione, guardando indietro, “veda” altro: errori, rimpianti, rimorsi, occasioni sprecate... Qual è il senso dell’esistenza? Ognuno di noi è tenuto a rispondere a questa domanda nel corso della sua vita e a farlo più volte nel corso dello sviluppo, modificando di volta in volta la risposta a seconda delle esperienze di vita vissute, degli eventi occorsi, degli eventuali traumi subiti o dei colpi di fortuna inaspettati in cui è incappato. Non fa eccezione la “crisi di mezza età” che ripresenta all’individuo all’apice della sua esistenza la domanda sul significato esistenziale che intende dare alla propria vita. La risposta può essere la stessa, consolidata dagli anni e da un bilancio “positivo” della propria vita affettiva, familiare, professionale e sociale; oppure si può andare alla ricerca di una risposta “diversa” perché il bilancio effettuato ci ha messo davanti a delle “mancanze” nei nostri confronti: cose che avremmo voluto fare e sperimentare, rapporti rimasti in sospeso, conflitti irrisolti, strade che avremmo voluto intraprendere e che non abbiamo avuto il coraggio di imboccare ecc. La domanda è: “chi vogliamo essere adesso?” e la risposta non può che essere la più onesta possibile verso noi stessi. Come tutte le crisi, anche quella di mezza età ha certamente un effetto destabilizzante: travolge il vecchio equilibrio costruito con grande fatica nel tempo e getta tutto nel caos, nel dubbio, nell’incertezza. Le sensazioni e le emozioni provate possono essere intense e poco usuali; quindi, possono suscitare apprensione se non timore. Tuttavia, come tutte le crisi, anche quella di mezza età può essere vissuta come un’opportunità per cambiare ed evolvere. Spesso il cambiamento, la trasformazione spaventano, soprattutto da adulti, quando da lungo tempo abbiamo superato il tumulto caotico degli anni adolescenziali e abbiamo scelto la nostra strada, sicuri che è “quella giusta”; è allora opportuno ricordarsi che il cambiamento è vita, che l’essere umano è dinamico e sempre in divenire e che ciò che andava bene ieri non è detto che vada bene anche oggi. Inoltre, quanto cambierà la nostra risposta alla domanda esistenziale sul senso della vita dipende anche da quanti “compromessi” abbiamo accettato in passato. Abbiamo sempre compiuto scelte in linea con la nostra personalità e le nostre inclinazioni o ci siamo adattati a quello che gli altri pensavano fosse meglio per noi? Quanto ha pesato il timore di “non farcela” nelle strade che abbiamo intrapreso? La crisi di mezza età può essere il momento giusto per ripensare tutta la propria esistenza e riallinearla ai propri desideri e bisogni.

La crisi di mezza età di uno o di entrambi i partner può anche avere ripercussioni sulla vita di coppia e mettere in difficoltà anche i partner più uniti e affiatati. La confusione, il dubbio, l’incertezza e la voglia/paura di cambiamento possono investire la coppia come un uragano e destabilizzarla fortemente, rischiando di mandarla in frantumi. Non è scontato, però, che ciò accada perché, anche in questo caso, “crisi” può essere sinonimo di “opportunità”, di un “nuovo inizio”. Anche la coppia, come l’individuo, evolve nel tempo e se i due membri che la formano hanno la volontà di ritrovarsi, di riavvicinarsi e riscoprire ciò che in passatoli ha fatti innamorare e decidere di formare una famiglia, possono trovare una propria strada per uscire dalla crisi e continuare il proprio cammino con una nuova intesa e sulla base di un nuovo, flessibile equilibrio.

Se la crisi di mezza età, individuale o di coppia, è difficilmente gestibile da parte di chi la sperimenta, è opportuno rivolgersi a un professionista del benessere psicologico per un supporto qualificato che aiuti concretamente a riattivare le risorse.

Riferimento bibliografico:

Calcinai, B. & Savelli, L. (2021), Pensieri Quasi Quotidiani di una Psicologa sulla Famiglia (Wondermark, reperibile su Amazon)

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