La separazione ed i figli
Come è possibile comunicare ai figli che i loro genitori hanno intenzione di separarsi ?
Esiste un copione perfetto da seguire ?
Se per la maggior parte delle coppie, l’idea della separazione è liberatoria da anni di stress e di tensioni, per altri è un motivo serio per sentirsi in colpa nei confronti dei loro figli.
In alcuni casi, il sentimento e la paura che i genitori possono provare, rispetto ai figli, puo’ ritardare la decisione relativa alla separazione .
Secondo Robert Emery non esiste un copione perfetto per da seguire .
Il modo però in cui viene comunicata l’imminente scelta è un compito di estrema importanza, indispensabile da fare e che incide sulle reazioni del figlio presenti e future; influirà sull’idea della separazione come evento e sull’idea dei genitori come persone .
L’autore suggerisce di considerare una serie di fattori: età del figlio, la relazione tra gli ex, livello di conflitto e gli aspetti sul futuro .
Proprio su questi è fondamentale porre attenzione e fornire risposte accurate e precise di natura pratica: – organizzazione quotidiana delle attività ; – giornate di visita e vacanze; sport ; – doppia abitazione ; visite ai nonni ecc
Quello che conta è parlare di emozioni e dare spazio al confronto ed alla possibilità di esprimere e condividere il dolore, perchè per i figli , la separazione è un evento doloroso ed inaspettato
Rispetto all’idea che la notizia sia inaspettata secondo l’autore sarebbe opportuno preparare in qualche modo i figli alla situazione e non far credere loro che vada tutto perfettamente bene , provocando cosi uno shock improvviso.
Sono proprio i momenti difficili che possono rappresentare un ‘occasione di crescita, purché questi siano gestiti in modo maturo e consapevole .
Robert Emery distingue tre tipi di divorzio a cui corrispondono tre modalità comunicative differenti appartenenti ai genitori che ancora non si sono rivolti ad un professionista
- divorzio cooperativo: si tratta di genitori che hanno protetto i figli dai conflitti e dalle ostilità. I problemi sono stati discussi in situazioni intime in cui hanno manifestato la loro rabbia, il loro dolore ed in generale i loro sentimenti negativi. Sono genitori che riescono ad essere felici quando sono insieme perchè quello che condividono ancora è l’amore per i figli . L’autore suggerisce di fare una comunicazione congiunta, seguendo uno schema concordato. L’importante è ricordare l’amore che si prova per i figli, mostrando non solo a parole , ma con i fatti, che è ancora possibile lavorare insieme e collaborare per il loro bene. Non dimentichiamoci che la separazione causa dolore e sofferenza per tutti ed anche se l’atteggiamento tra di due ex coniugi è collaborativo, è importante concedersi e concedere ai loro figli, spazi per le emozioni negative .
- divorzio distante: si tratta di quelle situazioni in cui i figli non sono stati coinvolti nelle liti e nei conflitti poiché i genitori, distanti tra di loro, hanno represso la loro rabbia ed il loro dolore. Si tratta di genitori che hanno difficoltà nel collaborare e cooperare , concentrati su di sé e sul bisogno di controllare e reprimere le loro emozioni. I figli dovrebbero sempre avere una visione dei fatti; in questo caso, l’autore suggerisce di accordarsi su un piano comunicativo e di interagire con i figli separatamente. Se non riescono ad accordarsi, è opportuno coinvolgere un mediatore. In coppie come queste l’obiettivo non è la cooperazione ma la ricerca di una strada congrua per entrambi che eviti l’interferenza nelle scelte dell’altro , con la giusta distanza
- divorzio ostile: si tratta di genitori logorati dalle loro emozioni negative, concentrati su di sé e sul proprio dolore tanto da non vedere l’altro , nemmeno il proprio il figlio. Come potrebbero questi genitori comunicare la notizia ai figli ? Vedere un terapeuta e gestire le proprie emozioni sarebbe opportuno per affrontare il dolore della fine, del lutto di una separazione
Robert Emery E. Emery, La verità sul divorzio ed i figli 2004.