La vita della coppia

… Se guardava indietro le sembrava impossibile che ci fosse stato un periodo in cui suo marito (ai tempi, fidanzato) le fosse sembrato perfetto. Perché perfetto non lo era proprio. Naturalmente, sapeva bene di non essere perfetta nemmeno lei, ma il punto non era quello, era il fatto che un tempo il suo futuro marito le era apparso come un cavaliere senza macchia. La risposta a tutto ciò di cui aveva bisogno, una specie di sogno realizzato. Si era proprio immaginata il classico lieto fine “… E vissero per sempre felici e contenti”, che però non si era realizzato. A dire il vero, non c’era proprio stato un finale! Tutto era sempre in moto, sempre diverso… che poi, forse, era anche un bene, altrimenti avrebbero finito per annoiarsi, no?

… L’amore era una specie di follia, benevola o malevola, questo dipendeva molto dalla persona per cui si perdeva la testa. In ogni caso, si andava incontro a un trasporto, a un entusiasmo che a parole non si riusciva a descrivere e che chi non era innamorato proprio non poteva capire.

L’amore romantico è un sentimento forte, potente e pervasivo che sboccia tra due persone che si innamorano. Il momento dell’infatuazione o dell’innamoramento è quello che più di tutti è oggetto di libri, film, canzoni, quadri e rappresentazioni teatrali, perché? Non è difficile rispondere a questa domanda: perché ci fa sognare a occhi aperti, perché ci fa “innamorare dell’amore”, il quale ci fa sentire bene, energici, aperti al nuovo e al meraviglioso, coraggiosi e pieni di vita. E poi? Cosa avviene quando scorrono i titoli di coda del film o si chiude l’ultimo capitolo del libro?

Seguendo Susan Campbell nel suo fondamentale testo “The couple’s journey” (1980; 2015), possiamo immaginarci la prima fase dell’evoluzione della coppia, (l’idillio, o innamoramento, appunto) come una fase in cui tutto è perfetto, magico, incantato. Il partner è proprio colui che soddisfa in pieno tutte le aspettative: è bello, attraente, sollecito, innamorato, pieno di attenzioni e desideroso di soddisfare ogni nostro più piccolo desiderio. È il principe azzurro o la principessa in pericolo delle favole della nostra infanzia… sembra lì apposta per noi e per i nostri bisogni! Diversamente dalle favole, però, la vita non si congela in un attimo: non esiste il “… E vissero tutti felici e contenti”, ma continua a scorrere e, soprattutto, a evolvere. È evidente, quindi, che anche la coppia si trasforma e non rimane cristallizzata nella prima fase della sua storia, sebbene essa sia così bella e inebriante che qualche volta saremmo tentati di andare sempre in cerca di quella sensazione così meravigliosa e appagante che vorremmo provare il più a lungo possibile. Cosa succede allora? Secondo Campbell la coppia scivola poi nella fase che l’Autrice chiama “lotta per il potere”, in cui i due partner “scoprono” che l’altro non è poi così perfetto come sembrava all’inizio, oppure che è “cambiato”. Si cominciano a notare i difetti del partner, che sembrano irritarci terribilmente e che ci appaiono talmente grandi da minacciare la tenuta della coppia. Si cerca, quindi, di “cambiare” l’altro, di riportarlo il più vicino possibile a come ci appariva all’inizio della storia, in una sorta di tiro alla fune che non vede né vincitori né vinti. 

Nella terza fase, quella della “stabilità”, i due partner cominciano ad accettare i limiti dell’altro senza volerlo cambiare a tutti i costi e iniziano a fare dei compromessi che mantengano il potere in equilibrio. E’, però, solo nella fase dell’ “impegno”, che è la quarta, che i due membri della coppia si accettano e si apprezzano realmente per ciò che sono e cominciano a dedicarsi ai loro progetti di coppia futuri, impegnandosi per farli arrivare in porto… neanche adesso, però, abbiamo il finale delle favole! La coppia, come l’esistenza, è sempre in cambiamento, sempre alla ricerca di un nuovo e più funzionale equilibrio; questo non ci dovrebbe spaventare, ma darci la spinta per affacciarci alla finestra della trasformazione con curiosità e fiducia. Nella quinta fase, chiamata “Co-creazione”, i due partner sono maggiormente orientati al mondo esterno alla coppia, intenti come sono a occuparsi di progetti condivisi che possano incidere sulla società. L’importante, a questo punto, diventa non perdersi di vista proprio come coppia romantica, trovare sempre del tempo da ritagliarsi per stare insieme e godere l’uno dell’altro. Come dicevamo più sopra, la coppia è sempre in evoluzione: il suo equilibrio deve essere flessibile per adattarsi alle varie fasi che essa attraversa. Ogni evento, ogni crisi possono incidere sulla vita della coppia, ma possono essere attraversati ed elaborati per arrivare a una nuova fase, una nuova consapevolezza, una nuova maturità emotiva.

La terapia di coppia sistemico-familiare può essere molto efficace quando i due partner faticano eccessivamente a comunicare e la coppia si trova in una situazione di stallo.

Riferimento bibliografico

Campbell, S. (2015), The couple’s journey, Kindle Edition (reperibile su Amazon).

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