L’amore finisce… i figli restano

… Nel momento più buio della sua vita, quello della separazione e poi del divorzio, quando aveva finito tutte le lacrime e i singhiozzi avevano rischiato di lacerarle l’anima e non soltanto il petto, si era sentita come fluttuare in uno stato emotivo di insensibilità. Faceva le cose macchinalmente, senza metterci la minima attenzione, come un automa. Aveva rischiato di rovesciare tutto il suo dolore sui suoi due bambini, anche se alla fine era riuscito a evitarlo, si era allontanata da parenti e amici; aveva tenuto a distanza anche i colleghi che si offrivano di darle una mano: si era isolata nel suo mondo insensibile e sospeso nel nulla. Era stato davvero un periodo durissimo, una specie di lutto che sembrava non volersi evolvere.

… Quando lei lo aveva buttato fuori di casa lui aveva praticamente perso tutto e aveva dovuto ricominciare daccapo, a un’età in cui la maggior parte delle persone è soddisfatta e sistemata. Anche vedere la figlia era stato un problema per lungo tempo. Era stato un incubo!

Le persone che vanno incontro a una separazione e a un divorzio, spesso si ritrovano a vivere un periodo di dolore, incertezza e confusione che assomiglia molto al lutto. Se hanno dei figli sperimentano la difficoltà di non potersi appoggiare né all’ex-partner, naturalmente, né ai figli stessi che, anche quando non sono piccoli sono anch’essi coinvolti nelle dinamiche familiari in via di trasformazione, e che, quindi, soffrono anche loro. I figli piccoli, inoltre, hanno bisogno loro stessi di ricevere sostegno, supporto e conforto per il dolore che provano e per uscire dalla confusione in cui è precipitata la famiglia che si sta dividendo. L’allontanamento di parenti e amici, come nel caso della prima scena riportata, può avvenire anche a causa del fatto che la persona che sta divorziando sembra non essere interessata a niente, ma risucchiata nel proprio rimuginare su quanto sta accadendo, soprattutto se il divorzio è unilaterale, cioè quando c’è un partner che è determinato a mettere fine alla relazione, mentre l’altro desidera disperatamente che continui o che si provi a ricominciare daccapo, mettendo da parte errori e incomprensioni. Questa situazione comporta che i partner si trovino a occupare posizioni diverse, sia riguardo alla sofferenza provata sia riguardo alle loro speranze per un futuro con un altro partner. Ciò che accade a entrambi, comunque, è di perdere quella coppia e quella storia. Ma le incomprensioni tra gli ex partner possono crescere, perché provano emozioni diverse e possono fare estrema fatica a immedesimarsi nel punto di vista dell’altro. Il partner che desidera la rottura può trovarsi in una posizione propositiva e desiderare di dare un taglio netto e ricominciare dall’inizio: un nuovo lavoro, un trasferimento di abitazione magari in un’altra città, un’esperienza all’estero, una nuova relazione ecc. La tristezza è presente ma è presente anche il sollievo per dare un taglio a una relazione che portava ormai infelicità e sofferenza. Il partner che “subisce” il divorzio prova incredulità, rabbia, frustrazione e un dolore sordo e caotico nel quale gli sembra di sprofondare. Ecco che il dolore finisce per assomigliare al lutto per una morte improvvisa, della quale non ci si capacita e non si riesce a offrire a noi stessi una spiegazione convincente.

Per chi ha figli, soprattutto se piccoli, le cose possono farsi ancora più complesse e dolorose perché i figli rimangono per tutta la vita e tengono acceso un legame che magari si vorrebbe spezzare per sempre, per poter voltare pagina più velocemente. I figli sono lì, presenti con il loro dolore e con le loro sofferenze, anche quando i genitori non sono in grado di farsi carico di un ulteriore fardello emotivo.

Che fare?

È importante che i due ex partner possano prendersi cura della propria sofferenza, per poi potersi prendere cura del dolore e della confusione dei figli e imparare, col tempo, a ristabilire, un rapporto equilibrato con l’ex coniuge, in vista delle scelte educative ecc. nei confronti dei figli.

Per elaborare rabbia e dolore può essere utile un percorso psicoterapico a orientamento sistemico-familiare.

Laddove sia possibile, un percorso di Mediazione Familiare in fase di separazione o anche dopo, facilita l’accordo tra gli ex coniugi per tutto quanto pertiene ai figli e favorisce il ripristino della “coppia genitoriale”.

Riferimento bibliografico

Emery, R.E. (2016), La verità sui figli e il divorzio. Gestire le emozioni per crescere insieme, Milano: FrancoAngeli.

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