Mamme che lavorano: sensi di colpa e atteggiamenti troppo permissivi

Le mamme che lavorano

come vivono i figli l’assenza per lavoro della mamma? Percepiscono una differenza rispetto agli amici, le cui mamme sono casalinghe? 

Da una ricerca condotta dalla psicologa Galinsky è emerso che la maggioranza dei figli considera il fatto che la mamma abbia un lavoro fuori casa, un fatto normale; le difficoltà che emergono sono in relazione a: ritmi quotidiani troppo stressanti; distanza tra la sfera professionale e quella personale. Allora i genitori quando stanno con i figli potrebbero rallentare i loro tempi e regolare la loro tensione emotiva derivante dal lavoro. I figli, infatti, anche se piccoli, percepiscono lo stato d’animo dell’adulto e ciò può ricadere sulla comunicazione e sulla relazione (ad esempio, potrebbero non raccontare cosa è accaduto di particolare nella giornata); i genitori potrebbero parlare del proprio lavoro: i figli hanno bisogno di sapere cosa fanno i genitori fuori casa. È importante raccontare loro come è organizzato, quali compiti e responsabilità i genitori hanno, evidenziarne gli aspetti positivi e talvolta anche quelli più negativi. E’ importante superare i propri sensi di colpa: i genitori rimangono genitori anche se stanno tanto tempo fuori casa. Non è funzionale avere un atteggiamento permissivo ed eccessivamente iperprotettivo. Per la loro crescita i figli hanno bisogno di punti di riferimento chiari e precisi, un clima di eccessiva permissività può far sentire un bambino solo ed eccessivamente responsabilizzato. La vita familiare deve essere gestita dai genitori, anche se sono fuori casa. A loro spetta prendere decisioni importanti sulla vita quotidiana.