QUANDO L’AMORE DIVENTA VENDETTA: IL REVENGE PORN
… Tutto quello che era stato ormai non era più nemmeno uno sbiadito ricordo. Faticava anche a tornare col pensiero ai primi momenti di desiderio ed eccitazione che avevano infiammato le notti di un’estate di qualche anno prima e che sembrava dovessero non finire mai. L’amaro della rottura, del tradimento, delle bugie, subite e dette, aveva inquinato ogni memoria, ogni immagine, ogni sapore. Il profumo di ore meravigliose si era all’improvviso trasformato in veleno. Non restavano che una manciata di fotografie che avrebbe cancellato… o forse no? Forse la vendetta avrebbe acquietato i suoi pensieri confusi, la sua rabbia e il suo dolore. Forse il mondo doveva sapere, vedere… Con i social sarebbe stato facile: un semplice click e tutti avrebbero sbirciato come voyeur nella loro vita intima, avrebbero finito per profanare definitivamente una storia che meritava di essere cancellata, distrutta, annientata. Una storia in cui aveva fatto l’errore di credere perdutamente, con tutto il trasporto di cui era capace. Aveva pagato per quest’errore: ora era il momento che pagasse qualcun altro.
Molte relazioni romantiche quando iniziano esplodono in una girandola di emozioni positive che fanno vivere alla neo-coppia un periodo che si può definire di “luna di miele”, in cui tutto è pervaso dai colori dell’incanto e i due partner si sentono come in estasi, persi e fusi l’uno nell’altro. È in questo primo periodo che gli amici vengono lasciati da parte per passare insieme al partner più tempo possibile: per conoscersi, per trovare il perfetto affiatamento di coppia, anche a livello sessuale, per costruire la propria relazione. Nella nostra società altamente tecnologica, in cui tutti siamo connessi con tutti per la maggior parte del tempo, è piuttosto comune che due persone intreccino prima una conoscenza e poi una relazione attraverso siti o app per appuntamenti. Soprattutto negli ultimi due anni, a causa della pandemia da Covid-19, con le forti limitazioni alle relazioni interpersonali che le misure per contrastarla hanno comportato, le relazioni romantiche, anche quando iniziate con un incontro in carne e ossa, si sono fatte via via più virtuali, mantenute vive dall’assiduo scambio di messaggi, foto e video. Il fenomeno del sexting, cioè lo scambio consenziente di materiale erotico di vario tipo tra due partner attraverso app di messaggistica, è andato crescendo esponenzialmente non soltanto tra i giovanissimi e i giovani, ma anche tra gli adulti, sia single che impegnati, conviventi o sposati. Se le motivazioni per praticare il sexting possono essere le più diverse (per “fare pratica” di seduzione, per ravvivare il rapporto di coppia, per divertimento, per “gioco”, per “tradire” il proprio partner senza sentirsi troppo in colpa, per sentirsi meno soli in un periodo in cui frequentare luoghi affollati può essere rischioso, per osare ciò che non si oserebbe mai dire o fare “in presenza”… ma questa lista è lungi dall’essere esaustiva), è anche vero che, nonostante tutti gli accorgimenti che si possono prendere per cercare di tutelare la propria privacy e arginare il rischio che il materiale hard venga divulgato a terzi senza il nostro consenso, la possibilità che immagini e video erotici possano essere pubblicati sui social media resta molto alta. Le cose si complicano ulteriormente quando la storia d’amore finisce in maniera drammatica: a causa di un tradimento o di un altro evento significativo. Uno o entrambi gli ex partner possono nutrire sentimenti di vendetta a causa della rabbia e del dolore provato per la rottura appena avvenuta, che possono accrescersi nel tempo a causa della frustrazione provata nel sentirsi impotenti difronte a ciò che è avvenuto. Una delle modalità in cui la vendetta di uno dei due partner può concretizzarsi è proprio tramite la diffusione non consensuale (e quindi illecita e illegale) sui social di materiale erotico in cui la persona di cui ci si vuole vendicare è ben riconoscibile: si tratta del cosiddetto Revenge Porn (in italiano traducibile come “vendetta porno”), messo in atto proprio per apportare un grave danno (di immagine, emotivo, sociale, finanche lavorativo) alla vittima. L’obiettivo è chiaramente quello dell’umiliazione pubblica della persona, pertanto chi lo attua fa in modo che la vittima non soltanto sia chiaramente riconoscibile, ma anche ben identificabile da tutti coloro che la conoscono. Le conseguenze del Revenge Porn possono essere davvero devastanti per la vittima, incrementate anche dal tipo di cultura in cui è immersa, dalle sue caratteristiche personologiche, dall’ambiente familiare, lavorativo ecc; la vita sociale della vittima può ritrovarsi definitivamente rovinata, così come la sua immagine pubblica e la sua reputazione: non sono rari i casi di suicidio o tentato suicidio in seguito a Revenge Porn. A tutti gli effetti il Revenge Porn può essere considerato una forma di violenza a sfondo sessuale ed in Italia è un reato punito dalla Legge dal 2019; poiché è molto diffuso anche per la relativa semplicità con cui è possibile pubblicare materiale in Internet, è tanto più importante cercare di arginare e prevenire questo fenomeno tramite una capillare psicoeducazione soprattutto nei contesti scolastici, laddove è possibile raggiungere i giovanissimi (ma anche i genitori) e spiegargli in maniera chiara ed efficace quali sono i concreti rischi che si corrono con la diffusione di materiale intimo ed erotico.
Riferimento sitografico:
https://it.wikipedia.org/wiki/Revenge_porn
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