UN AMORE O PIU’ AMORI?
… Provare era stata la miglior cosa che avesse mai fatto in vita sua e ora poteva dirsi davvero soddisfatto di ogni aspetto della sua vita, anche di quello relazionale. Molte persone non riuscivano a capire come potesse gestire due storie romantiche nello stesso tempo e in effetti la cosa era impegnativa, ma lui aveva imparato ed era molto contento. Non c’erano menzogne o squallidi sotterfugi né da parte sua né da parte delle sue, partner e tutto avveniva alla luce del sole. Semplicemente, la monogamia non faceva proprio per lui.
… Era stata una vera e propria liberazione. Da principio aveva pensato che fosse una cosa un po’ folle che avrebbe finito per mandare in rovina definitivamente la loro relazione, invece, contro ogni aspettativa, si era ritrovata più soddisfatta a livello sessuale e questa cosa aveva finito per riverberarsi positivamente anche sulla loro storia. Ora erano entrambi molto contenti.
Siamo soliti pensare all’amore romantico e alle relazioni affettive che da questo sentimento sbocciano e fioriscono come a qualcosa di speciale perché unico e irripetibile. Ci si fidanza con una sola persona, si sposa o si convive con un solo partner, si divorzia o ci si lascia da un solo individuo. L’amore romantico è, dunque, spesso percepito come un sentimento che unisce due persone, le quali trovano così appagati i loro bisogni sessuali, affettivi, di intimità ecc. proprio attraverso la formazione di una coppia chiusa con il proprio partner. Nella società occidentale questo è anche ciò che ci si aspetta da un individuo, quale che sia il suo sesso: ci si può prendere o lasciare anche più volte, si può cambiare partner nel corso dell’esistenza quante volte si vuole, ma non è previsto, o comunque socialmente accettato, portare avanti più relazioni contemporaneamente. Quando accade, generalmente, si tratta di quello che viene definito un “rapporto clandestino”, non ufficiale, da tenere nascosto agli altri e al proprio partner. Insomma, ha a che fare con il “tradimento” di un patto di coppia che si fonda sulla fedeltà e la lealtà reciproche, che, quando vengono meno da una o da entrambe la parti, provocano una crisi di coppia che può anche portare alla sua definitiva rottura. Oggi, però, si inizia a parlare di poliamore, di un amore, cioè, non monogamico e della possibilità che uno o entrambi i partner possano intrecciare e mantenere (alla luce del sole) più relazioni romantiche contemporaneamente. Niente bugie e niente inganni. Nessun amante e nessun tradimento. Di fatto, il poliamore è qualcosa di diverso dalla “coppia aperta” e dallo scambismo di coppia, perché in questo caso le relazioni intrecciate possono essere durature e non solo incentrate sull’appagamento sessuale o sull’attrazione fisica. Per chi “funziona” questa nuova modalità di intraprendere relazioni romantiche? Sembra funzionare o comunque essere un’opportunità per ottenere relazioni soddisfacenti per quegli individui che non si ritrovano nelle norme sociali legate alla monogamia, che “sentono” di non poter garantire al partner di non innamorarsi anche di qualcun altro o che sentono di avere dei bisogni sessuali, ma anche emotivi e intellettuali, che non possono essere soddisfatti completamente da un solo partner. Da un recente studio condotto da Tatum e colleghi (2024), che ha intervistato 63 americani adulti che hanno praticato o stanno praticando il poliamore, è emerso che questi individui, se paragonati a chi pratica altre forme di amore non monogamo, sono più soddisfatti e meno preda di sentimenti di gelosia, nonostante le dinamiche relazionali non possano che essere complesse e impegnative da gestire. Non tutte le persone si sentono inclini alla monogamia; altri pur impegnandosi a fondo per far funzionare al meglio la propria storia amorosa sentono che sotto certi aspetti tale relazione non è completamente soddisfacente ma sono innamorati del proprio partner e non hanno intenzione di terminare il rapporto; altri ancora, si innamorano di un’altra persona pur rimanendo innamorati anche del proprio partner… per tutti questi individui sembra che il poliamore offra l’opportunità di soddisfare bisogni e desideri rimanendo “fedeli a se stessi”, ai propri valori e alla propria autenticità, senza la necessità di ricorrere a inganni di nessun tipo. E’ chiaro che per poter “funzionare” il poliamore deve essere accettato, se non sperimentato, da tutti gli individui coinvolti per potersi definire tale.
Le relazioni interpersonali e quelle amorose in specifico, sono un variegato universo di modi di porsi in rapporto con l’altro, sentimenti, emozioni e modi di vivere; un terapeuta sistemico-relazionale può essere un valido supporto per l’individuo o per la coppia in periodi di crisi.
Riferimenti biblio-sitografici:
Tatum, Alexander K., Flicker, Sharon M., Peralta, I., Kubicki, R. J.(2024), Initial Motivations for Engaging in Polyamorous Relationships, Archives of Sexual Behavior, https://doi.org/10.1007/s10508-023-02750-z
https://www.psychologytoday.com/us/blog/talking-apes/202312/why-some-couples-choose-polyamory
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